Ci sono moltissimi motivi per cui ci si possa interessare alla spedizione in contrassegno ma quello principale è sicuramente l’esplosione negli ultimi anni dell’e-commerce. Infatti grandi catene e negozi sono ormai fuori dal mercato se non hanno un e-shop ma anche moltissimi privati stanno adottando la vendita online dei loro oggetti con questo sistema, che da parte dell’acquirente è più semplice e sicuro rispetto al classico pagamento con carta di credito o bonifico anticipato della merce. Questo metodo rende più tutelato anche l’acquirente più restio a fare acquisti online e che ancora non conoscere il venditore.
Come spedire in contrassegno
Il pagamento in contrassegno, in sostanza, consente di pagare la merce acquistata online al momento della ricezione del pacco e non prima che venga spedita e quindi anche di valutarne la relativa affidabilità. Il costo di questo servizio è naturalmente a carico di chi effettua la spedizione, il quale potrà poi decidere eventualmente di richiedere tale importo al destinatario. L’azienda che si occupa delle spedizioni, che sia Poste Italiane o un corriere espresso, riceve l’ordine dal mittente di incassare per suo conto tale importo dal destinatario. Poi, deve girare questa somma al mittente stesso, solitamente se si tratta di un corriere, entro 10 giorni dalla consegna. Questo, in soldoni, il funzionamento ma andiamo a vedere nel dettaglio come spedire in contrassegno con i vari corrieri o con Poste Italiane.
Se si decide di spedire in contrassegno con un corriere espresso, il nostro consiglio è quello di scegliere un corriere online, spesso molto più economico e pratico di un corriere come SDA, TNT, Bartolini, ecc… Tanta è la concorrenza che le tariffe per i vari corrieri espressi si equivalgono e sono in linea di massima contenuti. Il costo per il servizio di spedizione in contrassegno può variare dai 3 euro, ai 7 euro iva inclusa. Tale cifra dipende dall’importo da riscuotere. Tramite SDA l’importo massimo consentito in contanti è 2.999,99 euro.
Poste Italiane invece, grazie alla sua forte ed estesa presenza su tutto il territorio, rende possibile l’operazione fino a un importo massimo di 1.032,91 euro. Il mittente può poi scegliere tra due modalità di riscossione: conto corrente postale (il costo è di 1,30 euro a cui va aggiunto un costo di 0,77 euro che andrà pagato dal mittente al momento della spedizione) e tramite assegno postale (il costo del servizio sarà di 1,81 euro e la cifra verrà detratta al momento dell’emissione dell’assegno postale vidimato con l’aggiunta di 0,77 euro quale diritto fisso pagato dal mittente). Ma non è tutto perché c’è una terza soluzione, si può infatti chiedere la consegna del pacco presso gli sportelli dell’ufficio postale e in questo caso l’importo verrà corrisposto con vaglia postale con un costo di 6,00 euro.
Le spedizioni in contrassegno
Il contrassegno prevede il pagamento delle spese di trasporto a carico del mittente e del contenuto della spedizione a carico del destinatario, con un piccolo supplemento sul costo di spedizione per il servizio fornito.
Spedire un pacco in contrassegno, in sostanza, è davvero molto semplice e molti scelgono questa opzione proprio per evitare di ricevere fregature. Da tenere ben presente che il contrassegno, non è assolutamente una garanzia contro le truffe delle vendite a distanza in quanto si apre il pacco solo dopo averlo pagato. La realtà è che non sempre si tratta di una strategia conveniente e, soprattutto, efficace per prevenire i raggiri che sono sempre in agguato. La soluzione migliore, in questi casi, sembra quella di acquistare su siti certificati, con recensioni e che prevedono rimborsi in caso di oggetti non rispondenti alla descrizioni.
Il rischio per il venditore è che se il destinatario nel frattempo cambia idea e non vuole più ricevere la merce, si troverà a pagare il costo di spedizione, più il costo di ritorno al mittente della merce, senza che il destinatario sia obbligato a pagare alcun rimborso per la mancata consegna/acquisto.