foto da dagospia.com
Chi pensava fosse un mestiere in via di estinzione è destinato a ricredersi: internet, additato dagli analisti come il principale colpevole della sua scomparsa, ha finito col ridare vita al mestiere del postino.
Pensare che e-mail, whatsapp, facebook e gli altri social e sistemi di messaggistica istantanea hanno, praticamente di colpo, fatto di lettere e cartoline cimeli quasi anacronistici.
Una tendenza veloce e inesorabile: ricevere una lettera o una cartolina da amici o parenti in vacanza è divenuto un evento raro e quasi… romantico. Diremo di più: anche i “classici” sms sono passati di moda.
In pochi avevano immaginato che proprio dal web sarebbe arrivato nuova linfa al mestiere del portalettere.
Da gennaio a maggio 2017, Poste Italiane ha recapitato ben 25 milioni di pacchi. Lo ha reso noto l’azienda pochi giorni fa. Numeri importanti, saliti alle stelle se confrontati con i dati del 2010.
Un sondaggio di Poste Italiane ha evidenziato quali sono le tipologie di merce che più vengono acquistate sul web. Le compravendite online vanno forte in molti settori, in primis nell’abbigliamento. Un acquirente su due, infatti, ha dichiarato di aver comprato vestiti in rete almeno una volta negli ultimi dodici mesi. Poi vengono libri, riviste, dvd e prodotti editoriali. Anche l’elettronica – soprattutto nella telefonia e smartphone – si è ritagliata uno spazio importante in un commercio digitale ormai senza confini.
Quando la crisi iniziava a gravare nelle tasche degli italiani, il commercio elettronico ha iniziato a crescere sensibilmente. L’Italia non ha ancora gli stessi numeri di altri paesi europei – vuoi per digital divide in molte aree del paese, vuoi per una resistenza culturale all’acquisto 2.0 – eppure il volume delle compravendite online è cresciuto, e sta continuando a crescere, con un ritmo a doppia cifra. Negli ultimi mesi ha registrato un’impennata del +18%, assestandosi su un volume complessivo di 20 miliardi di euro all’anno. In media, come ha evidenziato la ricerca, ogni acquisto oscilla tra i 75 e gli 80 euro a scontrino. Le previsioni degli analisti dicono che a fine 2017 il giro d’affari delle compravendite su internet raggiungerà i 150 milioni di euro.
Al contrario, il numero di lettere è diminuito nel giro di sette anni da 4,5 a 3 miliardi.
Le consegne online, inevitabilmente, hanno cambiato la classica trafila per spedire un pacco e di conseguenza il lavoro quotidiano dei 30 mila postini e fattorini che ogni giorno sfrecciano per le strade con pacchi e pacchetti da consegnare.
Le biciclette e le cartelle di cuoio a tracolla hanno ceduto il passo a scooter, furgoni a Gpl e palmari. Per essere assunti dalle Poste era sufficiente la terza media, oggi per candidarsi serve un diploma con punteggio di almeno 70/100: ai postini di ultima generazione è richiesta dimestichezza con le nuove tecnologie informatiche.
Il mestiere del postino è in continua evoluzione ed è atteso da nuove sfide. Per stare a galla, dovrà continuamente reinventarsi. Il motivo? I colossi mondiale dell’e-commerce stanno sperimentando le consegne con veicoli elettrici e droni. Qualcuno li ha già ribattezzati i “postini volanti”. Riusciranno i droni corrieri a leggere il nome sul campanello e trovare sempre l’indirizzo giusto?