Guida alla scelta dei concimi organici per agricoltura biologica

Ogni giorno la società moderna cerca di “tornare alle origini” ovvero ad uno stile di vita sano e sostenibile.

Il motivo principale?

Il bisogno di mangiare cibi sani e nutrienti coltivati come una volta.

Se anche tu hai deciso di mettere su un piccolo orto e vuoi qualche consiglio sulla scelta dei concimi organici per agricoltura biologica continua a leggere questo articolo: ti mostrerò quali sono i concimi organici più utilizzati, quali sono permessi dalla normativa e ti spiegherò una delle tecniche più sfruttare in agricoltura biologica.

Buona lettura!

Come arricchire il tuo terreno utilizzando solo concimi organici.

La prima mossa consiste nel preparare il proprio terreno ad essere coltivato in modo biologico: per farlo è necessario arricchirlo di sostanze organiche evitando chiaramente prodotti sintetici.

Quindi la fase iniziale di concimazione è di massima importanza in quanto ti permetterà di fornire tutto il nutrimento necessario alla crescita delle tue future piante.

Dopo aver arato il terreno procedi dunque a concimarlo utilizzando lo stallatico, ovvero il letame: con il tempo questo concime organico rilascerà nel terreno tutti i suoi elementi nutritivi in modo che le piante possano cibarsene.

Altri concimi organici utilizzati sono le ceneri della legna oppure il compost ed i giacimenti di guano che vengono ricavati dall’accumulo delle deiezioni degli animali.

Quali sono i fertilizzanti accettati in agricoltura biologica

La normativa di riferimento in materia di concimi organici per agricoltura biologica definisce un elenco ben preciso di fertilizzanti che possono essere utilizzati e che permettono di coltivare il terreno con sostanze non tossiche.

Nello specifico troviamo: la torba, i cascami di lana, l’epitelio e un estratto che si ottiene dalla acque di vegetazione delle olive.

In alternativa puoi utilizzare anche fertilizzanti liquidi a patto che siano derivati da sostanze organiche.

Tecniche di arricchimento del terreno: il sovescio.

Sono numerose le tecniche che vengono utilizzate per arricchire il terreno con sostanze nutritive preparandolo nel giusto modo alla coltivazione.

Tra queste la più diffusa ed efficace è la tecnica del sovescio che sfrutta le sostanze vegetali che derivano dalle coltivazioni precedentemente effettuate.

Le piante che vengono utilizzate più di frequente sono quelle leguminose perché ricche di azoto: i batteri presenti trasformano l’azoto in forma gassosa che si trova nell’aria in una forma che le piante riescono facilmente ad assimilare.

Pianta dunque piselli, fagioli, lupini, trifogli e tutti gli altri legumi che ti piacciono di più!

Il sovescio non è solo una tecnica efficace ma è anche una “strategia” di coltivazione davvero economica: il terreno viene preparato ad ospitare qualsiasi tipo di pianta.

Un difetto?

L’impossibilità di piantare frutta: le piante devono essere tagliate nel periodo della fioritura perché è questo il momento in cui sono più ricche di azoto.

Non mi resta che augurarti buona fortuna per il tuo orto.

Scegliendo l’agricoltura biologica non solo avrai modo di mangiare quello che tu stesso produci, dunque cibi sani e non alimenti carichi di sostanze tossiche: in questo modo potrai dare anche un valido contributo a migliorare e salvare la salute del nostro pianeta.