Tutti noi prima o poi abbiamo avuto bisogno di ingrandire i nostro spazi abitativi: esigenze personali, matrimonio, figli in arrivo o semplicemente voglia di rinnovare e ampliare la propria casa.
Acquistare un nuovo appartamento spesso comporta un notevole dispendio di tempo e non è sempre la soluzione più conveniente. Infatti, la scelta migliore, se si ha la possibilità di poterla mettere in pratica, è quella di accorpare uno o più appartamenti adiacenti, a seconda delle proprie esigenze.
La propria struttura abitativa rimarrà attiva e funzionante durante i lavori di accorpamento, permettendoci di soggiornare in casa senza dover alloggiare in albergo o in una sistemazione alternativa in attesa della fine degli interventi e delle opere murarie. A lavori conclusi, invece, non dovremmo sobbarcarci i costi e la fatica di un vero e proprio trasloco perché per arredare la nostra nuova casa dovremmo solo spostare i mobili da una stanza ad un’altra. L’unione di più appartamenti infatti ci consente di effettuare le operazioni di trasloco gradualmente, avendo comunque come punto di appoggio una delle unità immobiliari. Trasferire mobili e oggetti dal primo al secondo appartamento, avendoli vicini, sarà più semplice e richiederà minor dispendio di energia.
Accorpare uno o più appartamenti non è, però, un’operazione sempre fattibile. Prima di tutto dobbiamo avere degli appartamenti adiacenti al nostro effettivamente liberi e disponibili alla vendita. In secondo luogo, la struttura delle case deve essere conforme ai vari spostamenti, demolizioni e ricostruzioni di muri divisori e tramezzi; e, in ultimo, occorre essere in regola con tutti gli adempimenti burocratici del caso.
Se ci troviamo all’interno di un condominio poi, non solo dovremmo comunicare l’accorpamento all’amministratore, ma in caso di variazione dell’estetica del pianerottolo (ad esempio chiusura di una o più entrate) dobbiamo chiedere l’approvazione di tutta l’assemblea dei condomini. Una volta concluse queste operazioni l’amministratore conteggerà i nuovi millesimi, comprensivi del nuovo appartamento.
In ultimo, ma non meno importante, dobbiamo necessariamente comunicare la variazione della planimetria della nostra casa all’ufficio catastale di competenza.
Prima di imbarcarci in un’operazione del genere è sempre meglio rivolgersi ad un tecnico specializzato, preferibilmente un geometra, in grado di consigliarci e guidarci nella scelta migliore.
Affidarci ad una figura professionale ci aiuterà a capire se i lavori di accorpamento delle due unità immobiliari siano fattibili o meno. Può essere utile, inoltre, rivolgersi ad un interior designer che saprà darci suggerimenti utili su come ampliare e arredare gli spazi. Spazi più grandi ci permetteranno di giocare maggiormente con colori e accostamenti, senza il rischio di incupire l’ambiente.
I lavori di accorpamento spesso coincidono con veri e proprio lavori di ristrutturazione dell’appartamento. Trasformare due unità immobiliari in un’unica unità più grande coincide, di solito, con il rifacimento degli impianti e dei pavimenti. In questo caso, è consigliabile fare attenzione all’isolamento e al miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile.